I testi delle canzoni che accompagnavano i
soldati nelle lunghe ore in trincea, durante le marce, canti nati, tranne
qualche eccezione, nel fango delle trincee per farsi compagnia e sconfiggere la
nostalgia degli affetti familiari e la paura dell'assalto. Ma anche le canzoni
di protesta nate dal disagio e dai pericoli della guerra.
Chiamati alle armi molti poeti, nel freddo delle trincee, partorirono opere
rimaste immortali. Prive della retorica di stato queste poesie testimoniano le
tristi condizioni e i sentimenti dei soldati in guerra.
Nota al testo del canto
Alcuni testi differiscono dalle versioni cantate
addirittura per strofe intere che spesso nella versione musicata vengono
eliminate completamente. Questo e' dovuto alla fonte dei testi presi in esame
che risultano a volte diversi a seconda di chi li cantava o il momento in cui
venivano usati. Nonostante questo il loro significato sociale e valore storico
non ne viene assolutamente sminuito.
Sul ponte di Bassano
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Eccole che riva
ste bele moscardine
son fresche e verdoline
colori no le ghe n'ha.
Colori no ghe n'avemo
e gnanca no ghe ne serchemo
ma un canto noi ti faremo
al pointe de Bassan.
Sul ponte di Bassano
là ci darem la mano
là ci darem la mano
e un bacin d'amor.
Per un bacin d'amore
successer tanti guai
ah no credeva mai
doverti abbandonar.
Doverti abbandonare
volerti tanto bene
Queste son le catene
che m'incatena il cuor.
Che m'incatena il cuore
che m'incatena il pianto.
Averti tanto amato
doverti da lasciar.
Che m'incatena il cuore
che m'incatena a vita.
Ahimè che son tradita
per un bacin d'amor.
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