I testi delle canzoni che accompagnavano i
soldati nelle lunghe ore in trincea, durante le marce, canti nati, tranne
qualche eccezione, nel fango delle trincee per farsi compagnia e sconfiggere la
nostalgia degli affetti familiari e la paura dell'assalto. Ma anche le canzoni
di protesta nate dal disagio e dai pericoli della guerra.
Chiamati alle armi molti poeti, nel freddo delle trincee, partorirono opere
rimaste immortali. Prive della retorica di stato queste poesie testimoniano le
tristi condizioni e i sentimenti dei soldati in guerra.
Nota al testo del canto
Alcuni testi differiscono dalle versioni cantate
addirittura per strofe intere che spesso nella versione musicata vengono
eliminate completamente. Questo e' dovuto alla fonte dei testi presi in esame
che risultano a volte diversi a seconda di chi li cantava o il momento in cui
venivano usati. Nonostante questo il loro significato sociale e valore storico
non ne viene assolutamente sminuito.
La Canzone del Grappa
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Monte Grappa tu sei la mia patria,
sovra a te il nostro sole risplende,
a te mira chi spera ed attende
i fratelli che a guardia vi stan.
Contra a te già s'infranse il nemico,
che all'Italia tendeva lo sguardo:
non si passa un cotal baluardo
affidato ad italici cuor.
Monte Grappa tu sei la mia patria,
sei la stella che addita il cammino,
sei la gloria, il volere, il destino,
che all'Italia ci fa ritornar.
Le tue cime fur sempre vietate
per il piè dell'odiato straniero
dei tuoi fianchi egli ignora il sentiero
che pugnando più volte tentò.
Qual la candida neve che al verno
ti ricopre di splendido ammanto,
tu sei puro ed invitto col vanto
che il nemico non lasci passar.
Monte Grappa tu sei .....(...........)
O montagna per noi tu sei sacra
giù di lì scenderanno le schiere
che irrompenti a spiegate bandiere
l'invasione dovranno scacciar.
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